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Alla scoperta dell'arte ecologica

16 Maggio 2023
- Di
Viola
Tempo di lettura: 2 minuti

L'arte ecologica è una tendenza emergente nell'arte contemporanea che si concentra sull'ambiente e sulla sostenibilità. Gli artisti che si occupano di questo tipo di arte utilizzano materiali ecologici e si concentrano su temi come il cambiamento climatico, la deforestazione e la salvaguardia della fauna selvatica. In questo articolo esploreremo la natura dell'arte ecologica e alcuni degli artisti più importanti che si occupano di questo genere.

La storia dell'arte ecologica

L'arte ecologica è nata come una risposta alla crisi ambientale che il nostro pianeta sta affrontando. Gli artisti che si concentrano su questo genere utilizzano materiali sostenibili e cercano di ridurre l'impatto ambientale delle loro opere. Molte opere di arte ecologica sono anche site-specific, cioè progettate per un luogo specifico e in armonia con l'ambiente circostante.

Gli esponenti

Uno dei maggiori esponenti dell'arte ecologica è il fotografo canadese Edward Burtynsky. Le sue fotografie mostrano il rapporto tra l'uomo e la natura e la loro interazione reciproca. E le sue opere sono spesso grandiose e panoramiche, mostrando paesaggi naturali e luoghi industriali. Le sue foto sono esteticamente belle ma allo stesso tempo mettono in luce l'impatto dell'attività umana sull'ambiente.

Un altro artista ecologico importante è Chris Jordan, un fotografo americano che si concentra sulla quantità di rifiuti che l'uomo produce. Le sue fotografie mostrano montagne di rifiuti e oggetti comuni come bottiglie di plastica e mozziconi di sigaretta. Jordan usa le sue fotografie per sensibilizzare le persone sul problema dell'inquinamento e per far riflettere sullo stile di vita consumistico che l'umanità sta adottando.

Un terzo artista che si concentra sull'arte ecologica è Olafur Eliasson, un artista danese che utilizza la luce e l'acqua per creare opere d'arte. Le sue installazioni spesso coinvolgono il pubblico e cercano di far riflettere sulle questioni ambientali. Ad esempio, una delle sue opere più famose, "Ice Watch", consiste in 12 grandi blocchi di ghiaccio che vengono mostrati in piazze di diverse città del mondo. Questa opera vuole far riflettere sullo scioglimento dei ghiacci artici e sull'impatto che questo avrà sul pianeta.

Un murales mangia smog

Nella città di Napoli è stato realizzato un murale capace di assorbire ogni giorno lo smog equivalente a quello prodotto da 79 auto. L’opera che ha preso vita dall’idea dell’artista Zed1 è realizzata attraverso l’uso di una vernice inventata in Italia e porta il nome di Airlite. Il processo di attivazione avviene grazie all’entrata in contatto del materiale con la luce dando origine ad un processo dal nome fotocatalisi che trasforma gli agenti inquinanti in molecole di sale. In pratica i minerali contenuti nella vernice, reagiscono con acqua, ossigeno e la luce solare. La reazione porta alla combinazione di questi elementi con le sostanze inquinanti che vengono poi trasformate in molecole di vari sali che si fissano sulla parete. 

Il murale è stato promosso dalle B Corp italiane e porta il nome di #UnlockTheChange, lo stesso utilizzato per la campagna lanciata per diffondere una trasformazione verso modelli di business sostenibili. Anche la zona scelta per la sua realizzazione non è un caso. Infatti si tratta di una scuola media del quartiere Fuorigrotta, che ha subito gravi conseguenze dell’inquinamento industriale nel recente passato. 

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