La moda incontra la tecnologia: Loro Piano introduce la tracciabilità dei capi su blockchain

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Loro Piano, il famoso brand italiano di alta moda, sta portando l'innovazione al prossimo livello! Grazie all'utilizzo della tecnologia blockchain, i loro capi di abbigliamento saranno tracciabili in modo unico e sicuro. Finalmente, ogni passo della produzione dei loro tessuti pregiati sarà documentato in modo trasparente, garantendo la massima qualità e autenticità. 

Un progetto con blockchain per inaugurare la boutique di Palo Alto

Nel mese di marzo Loro Piana è uscita con due novità. Per prima cosa ha aperto una nuova boutique a Palo Alto, in California. In occasione di questa inaugurazione ha parallelamente dato il via a un nuovo servizio di certificazione digitale di autenticità e tracciabilità grazie alla tecnologia blockchain in collaborazione con Aura Blockchain Consortium.

Il progetto prevede che il cliente scansioni un codice QR presente sulle etichette dei venti capi in vendita nella boutique. Scopo di questa iniziativa è permettere di accertare l’autenticità e del capo acquistato e riuscire a tenere traccia del suo percorso dalla fattoria produttrice della fibra alla manifattura. Il percorso del campo viene registrato su blockchain per tutto l’arco di vita, infatti la tracciabilità prosegue anche all’arrivo in negozio e all'acquisto del cliente, che potrà tramandare il capo e accertarne la proprietà sempre grazie al codice QR. 

La moda incontra l’arte con gli NFT di Charlotte Taylor 

Il servizio però non si ferma qui. L’artista londinese Charlotte Taylor ha realizzato un'esclusiva opera d'arte digitale 3D rappresentante il viaggio di The Gift of Kings. Attraverso queste opere, Taylor ha saputo catturare la vera essenza della lana più pregiata al mondo, immortalando il viaggio di questa preziosa materia prima

E non è finita qui: a partire dalla collezione primavera estate 2023, la certificazione digitale sarà estesa a tutti i nuovi capi realizzati con questo pregiato tessuto, disponibili in tutte le boutique Loro Piana presenti in tutto il mondo.

Il successo di Loro Piano

Loro Piana è un brand di lusso italiano che rappresenta l'eccellenza artigianale italiana nel mondo. Fondata nel 1924 come produttrice di tessuti pregiati, Loro Piana si è evoluta nel corso degli anni diventando una delle più importanti case di moda al mondo.

Il segreto del successo di Loro Piana risiede nella sua attenzione per la qualità e nella ricerca costante di materiali pregiati e innovativi. La filosofia dell'azienda si basa sull'utilizzo di materie prime naturali e sostenibili, come la lana di cashmere, la lana vergine, la seta e il cotone, che vengono lavorate con la massima cura e attenzione.

I capi di abbigliamento e gli accessori Loro Piana sono sinonimo di eleganza, comfort e raffinatezza, grazie alle loro linee pulite e alla scelta dei tessuti. I loro prodotti sono amati da chi cerca la qualità senza compromessi e apprezza il lusso discreto.

Ma Loro Piana non si limita a creare solo abiti: la sua passione per la qualità e la bellezza si estende anche all'arredamento e al design degli interni. I loro tessuti per la casa, infatti, sono diventati famosi in tutto il mondo per la loro morbidezza e il loro stile senza tempo.

In sintesi, Loro Piana è sinonimo di eccellenza artigianale, lusso discreto e attenzione alla sostenibilità. Se stai cercando un'esperienza di shopping unica e di altissima qualità, Loro Piana è il brand che fa per te.

Torna la Metaverse Fashion Week

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Siamo nel pieno del periodo delle varie ‘settimana della moda. Da Milano a Parigi, Londra New York, fino ad arrivare al Metaverso. Sì, perché dopo aver visitato le capitali della moda, grandi marchi sfileranno nella Metaverse Fashion Week.

Metaverse Fashion Week 

La prima edizione della Metaverse Fashion Week si è tenuta a marzo 2022, ospitata all’interno del Metaverso di Decentraland. Scopo della settimana della moda virtuale sperimentare e testare il mondo virtuale che tanto avvicina i brand ai consumatori più giovani e che grazie alla blockchain tutela i grandi marchi da eventuali truffe. Il successo dell’edizione 2022 è stato tale che l’evento si terrà anche nel 2023 dal 24 al 27 marzo su Decentraland.

All’interno della settimana della moda virtuale i visitatori hanno potuto partecipare a vari eventi e acquistare capi sia per il proprio avatar che per se stessi da ricevere a casa, ma da pagare in criptovalute. 

I brand presenti alla fashion week virtuale

Molteplici sono stati i brand che hanno preso parte alla Mvfw, spinti dalla prospettiva di fare amicizia con il Metaverso. Realtà che entro il 2030, secondo Morgan Stanley, porterà al settore della moda circa 55 miliardi di dollari. Tra questi troviamo ad esempio DKNY, Tommy Hilfiger, Paco Rabanne, Dolce & Gabbana, Etro, Charles & Keith and Prive Porter, e marchi già molto famosi nella nuova versione del we3 come DeadFellaz, The Sevens, 8SIAN, Fang Gang, & The Mortiverse.

Dolce & Gabbana

Dolce & Gabbana è uno dei primi marchi di moda ad approcciarsi al monde del metaverso. Negli anno ha realizzato numerose collezioni di NFT. Durante la fashion week di Decentraland sono stati presentati 20 look completi esclusivi per gli avatar del metaverso. 

Hogan

Hogan ha dato vita a una gara di ballo durante l’after party a Vegas City. A decidere la compilation della manifestazione è stato Bob Sinclair che ha fatto ballare per ben 90 minuti gli avatar accorsi. I vincitori si sono aggiudicati premi in NFT e POAP. 

Tommy Hilfiger

Tommy Hilfiger durante la Mvfw ha inaugurato il proprio negozio virtuale all’interno di Decentraland. Nell’occasione ha presentato anche alcuni prodotti in edizione limitata della collezione Spring 2022 in formato NFT. 

5 tenedenze per la moda 2023

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Le tendenze nel mondo della moda cambiano continuamente e si evolvono in base ai cambiamenti sociali, culturali e tecnologici. Eccone 5 che dovremmo aspettarci nel 2023.

Le tendenze per la moda 2023: cosa dobbiamo aspettarci

Moda sostenibile

Sempre più marchi di moda stanno abbracciando pratiche sostenibili, come l'utilizzo di materiali riciclati e l'adozione di processi produttivi più sostenibili. La moda sostenibile si concentra sulla produzione di capi di abbigliamento in modo più sostenibile per l'ambiente e le persone coinvolte nella catena produttiva. Alcune pratiche comuni di moda sostenibile includono:

  1. Materiali riciclati: l'utilizzo di materiali riciclati, come bottiglie di plastica e tessuti vecchi, per creare nuovi capi di abbigliamento.
  2. Produzione a basso impatto ambientale: la riduzione dell'utilizzo di risorse naturali, come l'acqua e l'energia, e l'adozione di pratiche di produzione più pulite.
  3. Condizioni di lavoro eque: l'assicurazione che i lavoratori coinvolti nella produzione dei capi di abbigliamento abbiano condizioni di lavoro eque e salari adeguati.
  4. Riduzione dello spreco: la riduzione dello spreco durante la produzione, la distribuzione e il consumo di capi di abbigliamento.
  5. Durata e versatilità: la creazione di capi di abbigliamento che durano a lungo e possono essere utilizzati in molte situazioni diverse.

La moda sostenibile è un trend in crescita a livello globale, con sempre più consumatori che cercano di sostenere marchi che adottano pratiche sostenibili. Allo stesso tempo, anche i marchi di moda stanno prendendo maggiore coscienza della loro responsabilità verso l'ambiente e i lavoratori. 

Moda comoda

Le persone sono sempre alla ricerca di capi di abbigliamento comodi che possono essere indossati in diverse situazioni, dal lavoro alla vita privata. La moda comoda si concentra sulla creazione di capi di abbigliamento che siano esteticamente piacevoli e allo stesso tempo comodi da indossare. Questo trend è stato guidato da una maggiore attenzione a uno stile di vita più rilassato e dalla crescente popolarità dell'abbigliamento athleisure.

Alcuni elementi caratteristici della moda comoda includono:

  1. Tessuti morbidi e traspiranti: l'utilizzo di tessuti come cotone e tessuti misti che siano morbidi e traspiranti, per garantire comfort durante l'indossamento.
  2. Linee semplici e aderenti: la creazione di capi di abbigliamento con linee semplici e aderenti che seguano le forme del corpo, ma che siano anche comodi da indossare.
  3. Design elastico: l'utilizzo di elastici e altri elementi flessibili che garantiscano libertà di movimento e comfort durante l'indossamento.
  4. Elementi multifunzionali: la creazione di capi di abbigliamento che possono essere utilizzati in molte situazioni diverse, come ad esempio abiti che possono essere indossati sia in ufficio che durante il tempo libero.
  5. Colori e stampe rilassanti: la scelta di colori e stampe che creino un'atmosfera rilassata e accogliente.

Moda anni '90 e anni '00

I trend degli anni '90 e degli anni '00 sono tornati in voga, con il ritorno di elementi come le bandiere, i colori fluo e le silhouette oversize. La moda degli anni '90 e '00 ha avuto un impatto importante sulla moda odierna, ispirando molte tendenze e influenze ancora oggi rilevanti. Ma a sua volta è stata influenzata da molte tendenze e stili diversi. Questi sono alcuni dei trend più importanti di questi anni:

  1. Grunge: ispirata ai gruppi musicali alternativi, questo stile si caratterizzava per l'uso di tessuti come il denim e la flanella, abbinati a magliette a maniche lunghe e stivaletti.
  2. Sportiva: con l'aumento della popolarità dello sport e dell'attività fisica, il look sportivo è diventato molto popolare negli anni '90 e '00. Questo stile comprendeva felpe con cappuccio, tute da ginnastica e sneakers.
  3. Minimalista: il minimalismo ha guadagnato popolarità negli anni '90 e '00, con la creazione di capi di abbigliamento puliti e semplici, spesso in colori monocromatici come il nero e il bianco.
  4. Punk: il punk è stato uno stile influente negli anni '90 e '00, caratterizzato da abbigliamento stravagante e provocatorio, con l'utilizzo di elementi come le catene e le borchie.
  5. Hip hop: ispirata alla cultura hip hop, questo stile comprendeva abbigliamento largo e comodo, spesso con l'utilizzo di elementi come le felpe con cappuccio e le tute da ginnastica.

Questi sono solo alcuni dei trend che hanno influenzato la moda negli anni '90 e '00, ma ci sono stati anche molti altri stili e influenze che hanno segnato questi anni.

Moda personalizzata

I consumatori sono sempre più alla ricerca di capi di abbigliamento unici e personalizzati, che riflettano la loro personalità e il loro stile.

Con la moda personalizzata, i clienti possono scegliere materiali, colori, taglie e altre opzioni per creare un prodotto unico che risponda alle loro esigenze e preferenze individuali. Questo può essere fatto online o in negozi fisici che offrono servizi di personalizzazione.

La moda customizzata offre anche la possibilità di creare abbigliamento su misura per persone con esigenze specifiche, come ad esempio taglie più grandi o più piccole o persone con disabilità.

Inoltre è spesso più sostenibile rispetto alla produzione di massa, in quanto richiede meno scarti e rifiuti. Questo rende la moda personalizzata un'opzione più eco-friendly per coloro che cercano di avere un impatto più positivo sull'ambiente.

La moda personalizzata offre un'esperienza di shopping più personalizzata e unica; un'opzione più sostenibile e la possibilità di creare abbigliamento su misura per le esigenze specifiche dei clienti.

Moda digitale

La moda sta diventando sempre più digitale, con la creazione di sfilate virtuali e la possibilità per i consumatori di personalizzare i loro capi di abbigliamento attraverso la tecnologia. Si riferisce all'uso di tecnologie digitali come la realtà aumentata, la realtà virtuale e l'intelligenza artificiale nell'industria della moda. Ad esempio, la realtà aumentata consente ai clienti di provare virtualmente i vestiti su un'immagine del loro corpo, senza doverli effettivamente provare. Questo può essere utile per prendere decisioni di acquisto più informate.

La realtà virtuale può essere utilizzata per creare esperienze di shopping immersive, dove i clienti possono camminare in un negozio virtuale e provare i vestiti in un ambiente virtuale. L'intelligenza artificiale viene utilizzata per personalizzare le raccomandazioni di shopping per i singoli clienti, basate sui loro stili e preferenze personali. Questo rende l'esperienza di shopping più personalizzata e mirata.

Inoltre, la moda digitale sta aiutando a ridurre gli sprechi nell'industria della moda, grazie a soluzioni come la produzione di prototipi digitali e la riduzione della necessità di campioni fisici. Oltre a trasfromare il modo in cui i consumatori acquistano e interagiscono con i prodotti di moda, offrendo esperienze di shopping più personalizzate e sostenibili.

LEGGI ANCHE ---> La Moda è sostenibile?

Milano Fashion Week: il calendario delle sfilate

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MILANO FASHION WEEK - Torna l’appuntamento con la Milano Fashion Week dedicata alla moda uomo autunno/inverno per la stagione 2023/2024. Dal 13 al 17 gennaio sono numerosi gli eventi in programma. Andiamoli a scoprire insieme. 

Il programma della Milano Fashion Week 2022

Prima di vedere il calendario della Milano Fashion Week per le date del 13-17 gennaio è bene specificare che chi non potrà essere presente fisicamente alle sfilate potrà seguire gli eventi di interesse online al sito seguente link e saranno disponibili contenuti esclusivi, novità per questa edizione, anche sul profilo tik tok della Camera Nazionale della Moda. 

In totale gli eventi in programma sono 72 suddivisi in: 

Di seguito il dettagio giorno per giorno.

13 gennaio

14 gennaio

15 gennaio

16 gennaio

17 gennaio

Saldi invernali 2023, il calendario per regione

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SALDI INVERNALI 2023 - I rincari subiti da luce, gas e benzina nell’ultimo anno hanno portato all’aumento dei prezzi anche per altri prodotti, come quelli legati al mondo fashion. Per questo molti consumatori aspettano con impazienza i saldi invernali che apriranno il 2023

Saldi Invernali 2023, quando inziano

Il 5 gennaio 2023 sulle vetrine di moltissimi negozi in Italia compariranno le scritte ‘sale’. La vigilia dell’Epifania porta infatti con se’ l’inizio dei saldi invernali per il 2023. Ci sono però delle eccezioni. Gli abitanti di Basilicata e Sicilia potranno approfittare del taglio dei prezzi già dal 2 di gennaio, in Valle d’Aosta dal 3, mentre nei Distretti di Bolzano, Oltradige e Bassa Atesina, di Merano e Burgraviato, Valle Isarco e Alta Valle Isarco, Val Pusteria e Val Venosta dovranno aspettare fino al 7 gennaio o addirittura il 4 marzo. 

Ancora più flessibile è la data di fine. In alcune regione il periodo dei saldi durerà fino per 60 giorni, mentre altre si fermeranno a 45. Ci sono però anche regioni d’Italia in cui i commercianti potranno iniziare già adesso a mettere fuori capi scontati, mentre altre dovranno aspettare rigorosamente il 5 gennaio. 

Al via gli sconti sugli shop online

Sappiamo tutti benissimo come l'inizio dei saldi invernali coincida anche con numerose file di persone in attesa fuori dai negozi per accaparrarsi i capi ai migliori prezzi. E se si volesse evitare questo fenomeno? Non disperare perché i saldi saranno presenti anche sugli shop online. In alcuni casi sono anche già iniziati.

È il caso degli e-commerce multimarca e low cost come: 

Per conoscere le migliori offerte da non perdere a gennaio: ‘Saldi moda invernali 2023. La guida per arrivare preparate e i consigli per acquisti vincenti

Le date regione per regione di inzio e fine dei saldi invernali 2023

REGIONIDATE
Abruzzo5 gennaio - 5 marzo
Basilicata2 gennaio - 2 marzo
Calabria5 gennaio - 6 marzo
Campania5 gennaio - 5 marzo
Emilia Romagna5 gennaio - 5 marzo
Friuli Venezia Giulia5 gennaio - 31 marzo
Lazio5 gennaio - 5 marzo
Liguria5 gennaio - 18 febbraio
Lombardia5 gennaio - 5 marzo
Marche5 gennaio - 1 marzo
Molise5 gennaio - 5 marzo
Piemonte5 gennaio - 5 marzo
Puglia5 gennaio - 28 febbraio
Sardegna5 gennaio - 5 marzo
Sicilia2 gennaio - 15 marzo
Toscana5 gennaio - 5 marzo
Umbria5 gennaio - 5 marzo
Veneto5 gennaio - 28 febbraio
Valle D'Aosta3 gennaio - 31 marzo
Provincia Autonoma di TrentoDurata 60 giorni, inzio e fine a discrezione dei commerccianti
Distretto di Bolzano, Oltradige e Bassa Atesina (*)7 gennaio - 4 febbraio
Distretto di Merano e Burgraviato, Valle Isarco e Alta Valle Isarco7 gennaio - 4 febbraio
Distretto Val Pusteria (**)7 gennaio - 4 febbraio
Distretto Val Venosta (***)7 gennaio - 4 febbraio
(*) Tires, Castelrotto, Renon, Ortisei, S. Cristina, Selva Gardena4 marzo - 1 aprile
(**) Marebbe, San Martino in Badia, La Valle, Badia, Corvara4 marzo - 1 aprile
(***) Stelvio, Maso Corto, Resia, San Valentino alla Muta4 marzo - 1 aprile

5 metaversi di brand di moda

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3 JUIN METAVERSO MODA - Anche la moda entra nel metaverso. Sono sempre più i brand del settore dell’abbigliamento che scelgono di entrare a far parte di questo nuovo modo di comunicare. Tanto che a marzo del 2023 tornerà la  Meta Fashion Week, la settimana della moda che si svolge interamente nel metaverso. Tra le aziende di moda che hanno scelto la realtà virtuale sono molti i nomi italiani, tra cui 3JUIN, il brand romagnolo che interpreta la personalità femminile condensata in un unico "manifesto" tra moda, stile e divertimento. 

Scopriamo 5 metaversi dedicati alla moda

Lo showroom virtuale di 3JUIN che si connette con altri 3 metaversi

Sono ben tre i progetti con cui le tre sorelle Perla, Antonia e Margherita Alessandri dell’azienda di produzione di calzature 3JUIN hanno dato vita nel metaverso. Il primo in ordine di uscita è l’ologramma presente nello showroom di Massimo Bonini, a Milano, che trasmette uno spot 3D sulla storia del marchio. Il ‘sandalo ‘Kimi’, all’interno del filmato, si aggiunge della sua iconica piuma creando un effetto creativo dal design fluttuante.

Altro progetto è un metaverso altamente immersivo, all’interno del quale è possibile maneggiare e osservare, attraverso il proprio avatar, le calzature della nuova collezione del brand. Oltre che ammirare la collezione di calzature, è anche possibile entrare negli uffici di Perla, Antonia e Margherita ed interagire con esse. 

Questo metaverso, inoltre, fa parte anche si un progetto ancora più grande realizzato da Advepa, azienda che in 5 anni ha dato vita a 21 metaversi. Infatti, grazie a una nuova piattaforma, riesce a comunicare con altri due metaversi a cui si accede sempre con lo stesso avatar che rappresenta una sorta di landing-page per tutti gli altri, un vero e proprio “approdo” per gli altri metaversi. 

La collezione di NFT di Louis Vuitton

Uno dei primi grandi marchi di moda a entrare nel metaverso è stato Louis Vuitton. La maison francese lo ha fatto lanciando una collezione di NFT visionabile attraverso l’app ‘Louis: The Game’. Lo scopo del metaverso è quello di avvicinare i giovani che giocando e superando varie sfide possono aggiudicarsi i vari NFT. I not-fungible token raffigurano la nuova mascotte del brand, che altro non è che una versione antropomorfa del monogramma aziendale. 

Il metaverso di Burberry

In piena estate 2022 Burberry ha lanciato una collezione composta da 5 borse 'virtuali' ad uso esclusivo all’interno del Metaverso di Roblox. I consumatori possono acquistare questi articoli alla cifra di 800 Robux, ovvero la moneta di Roblox, che ha cambio 1 a 9,99 euro.

La collezione di borse non è l’unica azione che Burberry ha compiuto nel Metaverso, infatti ha stretto un accordo di partnership con il videogioco online Blankos Block Party (BBP). Questa piattaforma dà vita a un mondo completamente virtuale integrato con una vera e propria economia basata sugli NFT. È infatti possibile acquistare, scambiare e vendere oggetti di ogni tipo, tra cui i vestiti, con cui accessoriare i propri avatar. 

Le operazioni di compravendita hanno come protagonisti oggetti che sono a solo uso e consumo all’interno del Metaverso, ma le conseguenze economiche che generano si riflettono nella vita reale. Lo scambio di denaro virtuale (criptovalute) si traduce in ricavi fisici percepibili nel bilancio dell'azienda investitrice e per il consumatore,

L’esperienza capovolta di United Colors of Benetton

United Colors of Benetton. All’interno del metaverso di Sandbox è presente un negozio della casa di moda che nel corso della fashion week di Milano 2021 ha dato vita ad un vero e proprio capovolgendo dell’esperienza immersiva. 

Solitamente sono le realtà nel metaverso ad ispirarsi a quelle presenti del mondo fisico. United Colors of Benetton ha dato vita ad una esperienza al contrario. È stato infatti lo store in Corso Vittorio Emanuele a Milano ad ispirarsi in tutto e per tutto a quello ospitato in Sandbox. 

A differenziare le due realtà è stato il modo in cui l’utente poteva fruire il negozio. Nel metaverso infatti i clienti potevano girare e partecipare ad attività e giochi coinvolgenti con lo scopo di guadagnare punti da convertire in buoni da spendere nello store fisico.

C’è anche l’abbigliamento sportivo con Adidas

Come successo con Louis Vuitton anche Adidas, il noto marchio di abbigliamento sportivo, ha dato vita, su Sandbox, a una collezione di NFT dal titolo ‘Into the Metaverse’. I clienti del club Adidas possono acquistare, pagando in criptovalute, i vari NFT che riproducono virtualmente i prodotti della linea Adidas Originals, acquistabili anche nella versione fisica. Non solo, i vari utenti hanno anche la possibilità di contribuire alla realizzazione di nuovi prodotti. 

Leggi anche —> Torna la Metaverse Fashion Week

La moda è sostenibile?

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MODA SOSTENIBILE - L’industria della moda è una delle più grandi e influenti. È la sesta per creazione di posti di lavoro ma anche la quinta per creazione di schiavitù moderna e la seconda più inquinante al mondo: La moda per come la conosciamo non è più sostenibile. Scopriamo insieme perché. 

Alcuni dati relativi all’industria della moda

Negli ultimi 8 anni la produzione di capi d’abbigliamento è aumentata del 100%. Il dato è impressionante se lo vediamo in progressione numerica. Se il sistema non cambia i propri parametri nel 2050 il nostro pianeta dovrà sostenere una produzione di fibre tessili 320 volte superiore a quella del 2013. 

Produzione che, secondo un rapporto delle Nazioni Unite, contribuisce dall’8% al 10% di tutte le emissioni globali di CO2, quindi circa a 4-5 miliardi di tonnellate di anidride carbonica ogni anno.

Dati impressionanti anche relativamente al consumo di acqua da parte dell’industria della moda. Si stima che consumi circa 79.000 miliardi di litri d’acqua all’anno, e che si imputabile alla moda il 20% dell’acqua sprecata a livello globale. Se si stilasse una classifica relativa all’impiego di acqua, il settore sarebbe secondo solo all’agricola. 

Direzione: moda più sostenibile

Fino a qualche anno fa la sostenibilità era un plus per le aziende. In questo momento storico e per gli anni che seguiranno, grazie a una nuova generazione sensibile e consapevole, la sostenibilità è una ‘conditio sine qua non’. La vera innovazione consiste nel creare un dialogo che abbia un impatto sociale e ambientale oltre che economico. Le tecnologie riducono la complessità di molti passaggi, come la tracciabilità dei prodotti, la trasparenza della supply chain e degli acquisti. 

Un altro fattore chiave è il passaggio da un’economia lineare – per cui il ricavo delle aziende deriva esclusivamente dalla vendita di capi appena prodotti – a una circolare, che prevede riciclo, ri-uso e scambio. La frase “make sustainability sexy” fa sorridere ma è proprio la strada che il sistema moda sta percorrendo: se prima la sostenibilità era un argomento di nicchia, oggi e per i prossimi anni è una necessità che, sotto l’ala di un’industria come quella della moda, è diventata attraente.

Soluzioni

Le soluzioni possibili per andare verso un’industria della moda più sostenibile sono molte tra cui: produrre con materiale riciclato; produrre meno e allungare il ciclo di vita dei capi. La seconda deve affrontare un grande problema, cioè il fatto che l’economia circolare non è profittevole per il mondo della moda. Le uniche revenue avvengono al momento della vendita di prodotti nuovi e se il ciclo di vita del prodotto si allunga diminuisce il volume di affari legato alle vendite. Ma esistono anche soluzioni economicamente sostenibili per la filiera, garantendo revenue ai brand per tutto il ciclo di vita del prodotto. 

Ma nessuna soluzione è vantaggiosa se con cambia anche il modo di approcciarsi alla moda da parte dei consumatori. 

3Juin, le calzature entrano nel Metaverso

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3JUIN METAVERSO - Perla, Margherita e Antonia 3 donne, 3 sorelle, 3 differenti personalità che sono state in grado di dare vita a un progetto che dal 2020 è riuscito a guadagnare un 20-25% in più di fatturato e clienti. 3Juin è un nuovo brand di calzature 100% Made in Italy fondato dalle tre sorelle che è pronto a esplorare nuovi mondi ed entrare nel Metaverso. 

La nascita di 3Juin

Figlie dell'imprenditore e fondatore del calzaturificio Greymer di San Mauro Pascoli, Luciano Alessandri, Perla, Margherita e Antonia Alessandri nel 2020 hanno fondato il proprio brand 3Juin, all’interno dell'azienda di famiglia. La scelta del nome ha motivazioni ben precise:

Dietro al motivo di usare la versione francese del termine giugno si cela la volontà di  esprimere un messaggio di maggiore femminilità ed eleganza. Le tre sorelle insieme supervisionano lo stile e il design, mentre gli altri compiti all’interno dell’azienda Greymer e nella gestione del progetto 3Juin sono ben definiti. Perla, maggiore delle tre sorelle e in azienda dall’età di 15 anni, è responsabile della parte commerciale e della supervisione degli obiettivi. La filiera produttiva e il controllo dei processi è invece curato da Margherita, con Antonia che si occupa della parte digital e social. 

L’attenzione di 3Juin verso l’ambiente e la transizione digitale

In soli due anni il progetto di 3Juin ha saputo svilupparsi ed evolversi per andare, sempre più, incontro alle esigenze del mercato e dell’ambiente. Da sempre il packaging dei prodotti si presenta realizzato in carta riciclata, mentre il sacchetto in panno che contiene le scarpe è per l’80% in tessuto organico. I prodotti stessi vengono realizzati principalmente nappa e vitello, mentre per la nuova collezione è stato fatto ricorso anche a tessuti riciclati e materiali vegani.

Altro passo in avanti fatto da 3Juin riguarda la transizione digitale. Da questa stagione, infatti, nello showroom di Massimo Bonini sarà presente un ologramma che trasmette uno spot 3D sulla storia del marchio. Il ‘sandalo ‘Kimi’, all’interno del filmato, si aggiunge della sua iconica piuma creando un effetto creativo dal design fluttuante. 

Per saperne di più sul brand 3Juin —> 3JUIN amplia collezione, distribuzione e comunicazione

Hermès si prepara a entrare nel Metaverso

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METAVERSO HERMÈS – Dopo un iniziale smarrimento, adesso stiamo cominciando a prendere familiarità con il termine metaverso. Sul mercato sono sempre più le aziende e i grandi marchi che stanno iniziando a compiere manovre per entrare nella realtà virtuale più immersiva che conosciamo. Sì, perché l’idea del metaverso affascina e promette concrete opportunità di crescita per chi ne fa e farà parte. Sono già in forte crescita il quantitativo di realtà che compiono azioni per entrare a farne parte. 

Come Hermès si prepara a entrare nel Metaverso 

Il mondo della moda, dallo sportswear ai marchi luxury, presenta già molti brand ben inseriti all’interno del metaverso. Secondo i dati raccolti da Dune Analytics, marchi come Nike, Gucci, Dolce & Gabbana, Adidas e Tiffany & Co., sono arrivati ad accumulare 260 milioni di dollari grazie alla vendita degli NFT. 

Alla pubblicazione di questi dati è seguita la notizia di un'iniziativa del famoso brand Hermès che fa pensare che anche il marchio francese sia pronto a seguire la concorrenza nel Metaverso. Il 26 agosto 2022, infatti, l’azienda transalpina ha depositato una domanda di brevetto presso lo United States Patent and Trademark Office (UPTSO), ufficio brevetti statunitense. In particolare sono stati depositati:

Hermès corre ai ripari

A fare notizia non è stata tanto l’iniziativa di Hermès, quanto il tempismo con cui è arrivata. Infatti l’azione non ha seguito solo i dati pubblicati da Dune Analytics, ma soprattutto è arrivata dopo la presentazione di una causa contro Mason Rothschild, fondatore di MetaBirkins. 

Rothschild sarebbe colpevole di aver utilizzato il marchio Birkin, appartenente alla casa Hermès, per fare soldi dalle vendite della sua collezione NFT Metabirkins. Nella denuncia il marchio francese afferma che la collezione di NFT induce gli acquirenti a far credere che sia un prodotto di Hermés stesso, accostando impropriamente il termine Birkin al prefisso Meta. Sembra quindi che il marchio francese abbia voluto correre ai ripari. 

Bulgari entra nell’era NFT con Beyond Water

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BULGARI NFT - Bulgari lancia Beyond Water, il primo gioiello NFT della nuova collezione Alta Gioielleria, presentata qualche giorno fa a Parigi. Insieme al gioiello saranno affiancate due opere d’arte NFT, digital twin ispirati a due collane fisiche, incluse nell’acquisto, Ruby Metamorphosis e Emerald Glory. Grazie alla partnership con Temera, Luxochain e Polygon, i dati verranno salvati nella blockchain Aura.

Bulgari sulla creazione dell’NFT

Bulgari spiega, all’interno di una nota, che l’NFT sarà un prodotto originale, frutto dell’intesa  con Luxochain, azienda innovativa svizzera, in crescita all’interno del settore Fashion & Luxury. Così come venne proposta la collezione Wild Pop, tributo agli anni ‘80 e all’incontro tra Andy Warhol e Nicola Bulgari, la maison romana insieme ai Polygon Studios e Temera, stanno creando un’esperienza digitale totalmente innovativa. Di seguito le parole del cmo di Temera, Guido Mengoni: “Per noi di Temera dare vita al secondo progetto nel campo Nft dopo Octo Finissimo è un grande onore. In questo caso il concept Digital Twin ci rende ancora più orgogliosi, essendo particolarmente affine al nostro obiettivo principale, che è quello di serializzare e monitorare il prodotto anche nella sua vita interamente digitale”.

I commenti di Luxochain e Polygon

Così ha commentato Davide Baldi, ceo di Luxochain: “Per quanto ci riguarda, in Luxochain ci impegniamo a proteggere la reputazione dei marchi e a salvaguardare l’autenticità dei prodotti.”. E continua dicendo, “Siamo convinti che il mercato sia ancora nelle prime fasi della sperimentazione di questa innovazione tecnologica, in grado di garantire l’autenticità, oltre a una forma di esperienza e fidelizzazione per il cliente finale”. Per quanto riguarda i Polygon Studios, ecco il commento del co-founder Sandeep Nailwal: “Vincolare i diritti di proprietà per attestare l’autenticità è un modo molto efficace per dimostrare la proprietà digitale verificabile e garantirla contro il rischio di contraffazione”.

Per avere maggiori informazioni riguardo l’ultima importante partnership di Bulgari, basta leggere l’articolo completo, disponibile all’interno del link seguente, Bulgari: l’Alta Gioielleria entra nell’era degli Nft.