Degustazione vini: le novità di ottobre 2020

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DEGUSTAZIONE VINI OTTOBRE - Con l'arrivo dell'autunno si torna a parlare di vino e di degustazioni. La pandemia di Coronavirus ha cambiato il modo di vivere di tutti noi, comprese abitudini ed esperienze. Per questo, sono nati diversi format che permettono a tutti di scoprire e degustare direttamente dalla propria abitazione.

Degustazioni vini, ad ottobre tanti appuntamenti

Sono nate molte piattaforme online per poter iniziare un vero e proprio percorso di Smart Tasting. "Una wine experience digitale che permette di fare una degustazione di 3 vini diversi - debitamente recapitate a casa del cliente - sotto la guida del produttore in persona, tramite video-chiamata.  La soluzione perfetta per chi in questo periodo non possa o non voglia recarsi fisicamente nelle cantine", si legge su Vogue.

Vinitaly e Bellavita Expo Londra

Per passare a Bellavita Expo Londra. Il principale trade show in UK che promuove il meglio dell’enogastronomia italiana alla presenza di oltre 6.000 operatori del settore e 200 espositori italiani. Nel 2019 Bellavita Expo Londra ha ampliato i propri orizzonti aprendo al mondo mediterraneo del food&wine, rimanendo tuttavia focalizzata sul prodotto Made in Italy di qualità, attraverso l’organizzazione di eventi specifici volti a far conoscere al pubblico le eccellenze agroalimentari nazionali. Dunque, come organizzatore dell’evento che ci sarà il 26 e il 27 ottobre, Bellavita fornisce contenuti educativi tra cui masterclass con chef stellati, esperti di vino, seminari e dibattiti sui trend di mercato.

Bottiglie vino personalizzate

La Cantina Massimago (www.massimago.com) propone i wine picnic. Inoltre, è possibile creare una bottiglia di vino personalizzata, guidati da un sommelier esperto. Tutto il processo di produzione è lasciato ai wine maker che potranno miscelare il vino, inventare una etichetta personalizzata e portare a casa la propria creazione.

DEGUSTAZIONE VINI OTTOBRE: per saperne di più

La bio cantina Terreno: la meravigliosa storia della famiglia Ruhne

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TERRENO BIO CANTINA - Valori italiani, innovazione svedese. La bio-cantina Terreno nasce nel 1988 e da allora resta a conduzione familiare, coltivando la passione vinicola da quattro generazioni. 150 ettari, un ristorante, l’agriturismo, un’hotel e molte esperienze da non perdere. Dalle degustazioni enogastronomiche alle visite in cantina per gli appassionati del buon Chianti, fino ai momenti di relax per le famiglie e non solo. Il tutto è reso possibile grazie all’aria fresca e profumata delle terre di Greve in Chianti, una frazione non poco lontana da Firenze.

La storia della famiglia svedese Ruhne e la nascita della bio-cantina Terreno

La curiosa e splendida storia della famiglia Ruhne inizia verso la metà degli anni ’80, quando Matt Ruhne, sua moglie e la sua famiglia si trasferirono in Greve in Chianti, vicino Firenze. Precedentemente trasportatore di frutta, poi guida turistica, dopo diversi anni Matt e sua moglie pensarono di stabilirsi tra quelle vallate e paesaggi inebrianti, lì, tra le terre del Chianti, proprio perché col passare del tempo impararono e amarono i valori Italiani. E la fortuna aiuta gli audaci. Grazie all’incontro col Signor Biffoli, viticoltore ex proprietario della fattoria, quel luogo dove le viti venivano coltivate fin dai tempi dei Romani, Matt e la sua famiglia iniziarono a credere che l’azienda potesse continuare e produrre vini di altissima qualità. Iniziarono così a produrre vino dal 1988, unendo i valori Italiani al senso d’innovazione tipico Svedese.

Idee, innovazione e passione: tutto questo è la bio-cantina Terreno

 

Vacanze a Rimini, una città tutta da vivere!

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VACANZE RIMINI - Una vacanza a Rimini. Ad ogni fascia d'età, la città emiliana affascina e attrae migliaia di turisti ogni anno da tutto il mondo. Una giusta miscela di divertimento, relax, ma anche storia.

Rimini e storia

A Rimini ancora si erge l’Arco di Augusto, il più antico degli archi romani superstiti, costruito nel 27 a.C. nel punto d’incontro tra la via Flaminia e la Via Emilia, in onore di Cesare Ottaviano Augusto. Così come lo spettacolare e famoso Ponte di Tiberio, eretto per decreto dell’Imperatore Augusto ma completato sotto il successore, Tiberio (14 – 21 d.C.) per l’appunto. Il ponte segna l’inizio delle vie consolari, Emilia e Popilia, dirette al Nord, e si trova all’estremità della principale via storica della città, il corso d’Augusto. La via Emilia, tracciata nel 187 a C. dal console Emilio Lepido, collegava Rimini a Piacenza. Attraverso la via Popilia, invece, si raggiungeva Ravenna e si proseguiva fino ad Aquileia.

Vacanze a Rimini

Quando si pensa a Rimini, però, si pensa soprattutto alle spiagge e al divertimento. C’è tanta movida, tanti fiori, tanti rumori, tante biciclette. Il mare non è un granché, ma in compenso c’è un lungomare infinito con spiagge piene di sabbia e campi da basket e da pallavolo e da calcio, tra casette bianche e colori pastello. Ed è sicuramente emozionante arrivare di notte sotto il Grand Hotel Rimini. Cercare le luci accese e sbirciare al suo interno come faceva Titta in Amarcord. Il film del 1973 di Federico Fellini, che ogni volta fa sorridere di fronte al viaggio incomprensibile e crudele che compiamo tutti quando passiamo dall’adolescenza al mondo adulto.

Vacanze a Rimini, approfondiamo insieme

Vino greco: una storia antica dal sapore moderno

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VINO GRECO GIOVANNI LOMBARDI - Il vino greco è, da sempre, molto apprezzato dagli italiani. Parlando della sua storia, infatti, ha origini molto antiche. Nell’antichità, infatti, il vino era considerato una bevanda sacra. Il dio greco del vino era Dionisio e, intorno al suo mito, si sono sviluppate storie che oggi accompagnano ancora l’esportazione attraverso  campagne di marketing. Solo negli ultimi decenni, però, la Grecia ha adottato un sistema di qualità per i vini che vanno dall’OPAP (Denominazione di Origine Controllata Superiore) all’Epitrapezios Oenos, il vino da tavola. “In verità il vino Greco era così pregiato, che nei banchetti veniva versato solo una volta”. A scrivere questa frase fu Plinio il Vecchio. Una testimonianza ritrovata a Pompei. Non fu l’unico a parlare di vino greco. Il vino greco si ritrova anche negli scritti di Virgilio, Columella, Catone e Marrone, a dimostrazione della sua importanza.

Il vino greco come regalo aziendale, l'idea di Giovanni Lombardi

L’imprenditore Giovanni Lombardi pensò al vino come un regalo aziendale. Al termine di una stagione, infatti, decise di regalare ai suoi calciatori del vino greco. Fu un gesto gradito e particolarmente apprezzato. Il vino greco era quello di una casa vinicola presente nell’isola di Santorini. “Una caratteristica curiosa è che i vitigni sono a forma di cestino. Un esperto mi spiegò che serviva a proteggere i chicchi di uva dal vento, molto forte sull’isola. La forma nasce dal fatto che la potatura è effettuata a ‘loop’, proprio per la sua caratteristica che gira continuamente su se stessa. L’azienda regalò bottiglie di Nixteri. Un vino gradito e che la maggior parte delle persone non conosceva”.

Il vino greco, passione e regalo perfetto: l'esempio di Giovanni Lombardi

Siena, lo storico bar Nannini mette tutti in cassa integrazione

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CATALDO STAFFIERI BAR NANNINI SIENA - Chi conosce Siena non può non conoscere il bar Nannini. Uno storico ritrovo senese che, a causa della pandemia del Coronavirus, è stato costretto a mettere in cassa integrazione 396 dipendenti su 400. La Sielna Spa, gestore del marchio Nannini, è stata costretta ad agire in questa direzione per via del mancato arrivo dei soldi dell'Inps. A spiegare la situazione è stato Cataldo Staffieri, direttore commerciale dell'azienda toscana.

Bar Nannini di Siena, le parole di Cataldo Staffieri

Sono solo quattro i dipendenti della società che non sono finiti in cassa integrazione. "Sono impiegati nelle due attività di via Montanini", spiega Cataldo Staffieri, direttore commerciale della Sielna. "Purtroppo, i soldi erogati dall’Inps tardano ad arrivare, quindi abbiamo pagato regolarmente gli stipendi del mese di marzo a tutti i dipendenti, di cui trecento lavorano a Siena. Abbiamo istituito un fondo di solidarietà al quale i dipendenti possono accedere, partendo da quelli più in difficoltà. Il mese di aprile rinnoveremo questo fondo. La cassa integrazione è troppo lenta, dovremo trovare una formula alternativa. I dividendi destinati agli investimenti e parte dei compensi degli amministratori, verranno destinati al fondo di solidarietà”.

Nonostante le difficoltà, il Coronavirus non ha piegato la Sielna

“Abbiamo 24 punti vendita in tutta Italia, di cui 18 a Siena. Da lunedì, contiamo di far rientrare dalla cassa integrazione altri sette dipendenti. Purtroppo, la pandemia ha bloccato le ristrutturazioni e le nuove aperture: oltre alla riapertura del Bigelli e della pizzeria nel vicolo dei Pollaioli, a fine maggio dovevamo inaugurare il nuovo ristorante in Piazza del Campo. Adesso, di sicuro, il lavoro si allungherà. Gli orari saranno sicuramente ridotti almeno del 30%. Questo per esporre il meno possibile i dipendenti a rischi e poi per far rientrare al lavoro più persone. Ci saranno le sanificazioni come previsto dalle normative, ma per questo partiamo un po’ avvantaggiati, in quanto già le effettuavamo per l’aria condizionata. Queste cose, ovviamente, comporteranno dei costi straordinari. Per adesso, apriremo solo 3 punti vendita, due a Siena e uno a Milano”.

Le nuove stragie del marchio Nannini

Le parole del direttore commerciale della Sielna, Cataldo Staffieri

Alessandro Nannini, che già collabora con noi da tempo, adesso si occuperà delle relazioni internazionali e sarà coinvolto anche il primo figlio, Gianmaria. Abbiamo voluto legare il marchio ad un componente della storica famiglia. Punteremo molto, inoltre, sul format già presente in Massetana che ci sta dando grossi risultati. Prevede un locale a 360 gradi, a partire da colazione e pasticceria, con un brunch veloce nella fascia oraria più adatta ai lavoratori, un aperitivo importante e la possibilità di fare cena. Ovviamente, il punto di forza resta la genuinità della pasticceria, tipica di Nannini, oltre che la qualità della gastronomia espressa”.

Cataldo Staffieri, direttore commerciale Sielna, gestore del bar Nannini di Siena

Caffè delle Giubbe Rosse di Firenze

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E' un "bene culturale"?

Una società controllata dal gruppo Nannini e da Sielna, holding che ha tra gli amministratori Cataldo Staffieri, Maxim Constantin Catalin, amministratore delegato, e Igor Bidilo, imprenditore kazako dicono di SI. A volte hai bisogno degli occhi di qualcuno all'esterno per cambiare e valorizzare la situazione. O forse da quando è stato istituito e utilizzato da estranei, è stato più facile per Maxim, Cataldo e Igor vedere il valore sia storico che commerciale nella tanto amata struttura nel cuore della Firenze storica.

L’offerta di Scudieri International è stata quella che ha fatto vincere l’asta, che aveva come prezzo base 1 milione e 30 mila euro. Quella di ieri era l’ultima chance, con ‘offerta irrevocabile ed eventuale gara’ per salvare un pezzo di storia della città e il futuro di venti dipendenti. E per fortuna è stata colta, anche se l’aggiudicazione definitiva arriverà dopo le verifiche del tribunale. Era la quarta asta sulle Giubbe Rosse: le tre precedenti, con il prezzo base sceso da 1 milione e 420mila euro fino a 1.152.000 euro, erano andate deserte. La Nazione

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“Si beve quello che si semina”

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La birra è una delle bevande più famose ed amate al mondo. Una buona birra è un ottimo rimedio contro la tristezza ma...se oltre ad essere buona, fosse anche bio?

“Si beve quel che si semina”. 

È questo il nuovo motto della coppia formata da Claudio D’Agnolo e Isabella Riva. Scopriamo insieme chi sono!

Claudio è il dirigente di una multinazionale nel settore delle navi portacontainer, Isabella è la sua dolce metà. Sono accomunati dalla passione per la birra e da quella per la Toscana, tanto da lasciare la bella Milano, per rifugiarsi nel loro angolo di paradiso. Immaginate un luogo tranquillo immerso nella natura dove le colline toscane fanno da cornice al quadro meraviglioso il cui protagonista è un grande birrificio: benvenuti al Birrificio La Stecciaia.

E dal momento che in azienda con mia moglie Isabella già da diversi anni coltivavamo cereali di altissima qualità certificati bio, grani antichi, orzo, tutto nel rispetto della biodiversità, mi è sembrato naturale produrre birra con le nostre materie prime, ottenendo una filiera cortissima, direi il vero km0 perché facciamo tutto in azienda: dalla semina alla coltivazione delle materie prime, alla confezione della birra.” Così Claudio si reputa soddisfatto del suo operato. 

Le sue birre, sono state tra le protagoniste del concorso “Birra dell’anno” vincendo persino la medaglia di bronzo! Anche nella “Guida Slow Food 2019”, nella sezione dedicata alla birra, la Senatrice-nome della birra-è stata premiata!

I grani presenti in molte birre variano dal senatore cappelli al gentil rosso, dal farro monococco alla segale e così via. 

“Si beve quel che si semina”, si beve bio!

 

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WINE2WINE: TUTTO CIÓ CHE C’É DA SAPERE

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Sapete cos’è il wine2wine? Si tratta di un business forum proprio del Vinitaly, il salone internazionale del vino e dei distillati che si svolge a Verona.

Il forum si terrà, nella stessa città, il 25 e 26 novembre e si discuterà su un tema di grande importanza: la sostenibilità sociale. Verrà dato ampio spazio anche all’analisi dei mercati, inclusi quelli dei Paesi lontani ed emergenti, e all’innovazione tecnologica. Dunque si spazierà dalla realtà aumentata alla blockchain, dall’intelligenza artificiale alle app dedicate al mondo del vino. Durante il forum, verranno anche resi noti i nomi dei 100 produttori italiani protagonisti di Opera Wine 2020: l’evento esclusivo che offre agli operatori specializzati di tutto il mondo la possibilità di conoscere i 100 migliori vini italiani. A svelare questi ultimi sarà Bruce Sanderson, editor del magazine Usa e relatore di wine2wine. 

Il 25 novembre, aprirà “le danze” Kristina Kelley-senior director of Gallo Winery-con il suo congresso sul “Perchè la responsabilità sociale nelle imprese è importante:come collegare persone e ambiente”. Alla direttrice seguirà Robert Joseph-editorial consultant and columnist di Meininger’s Wine Business International-che illustrerà ai partecipanti i diversi modelli di sostenibilità ed il loro valore per l’azienda agricola. Altri relatori affronteranno il tema della sostenibilità sociale e, a questi, seguirà l’annuncio dei produttori di Operawine 2020.

Il 26 Novembre, invece, sarà dedicato al tema dell’innovazione del quale comincerà a parlare Hannah Luxemberg Tono- produttrice e regista californiana- con il suo intervento intitolato “Realtà aumentata:quale futuro per il brand storytelling?”. Alla regista seguiranno Heini Zachariassen-fondatore di Vivino- che parlerà di come utilizzare le app per raggiungere direttamente i clienti; Gérard Spatafora-esperto di e-commerce-che svelerà tutti i trucchi per vendere vino online; Tom Cochran-professore di digital marketing- che parlerà della trasformazione digitale e dell’industria del vino. Altrettanti interventi verranno affidati ai più importanti esperti in ambito di vino, sostenibilità, innovazione, Millennials, social, design, branding, etc…… 

 

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Lady Wine: l’Italia a Londra

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Dal 18 al 20 Ottobre a Londra si svolgerà un evento chiamato “Welcome Italia 2019”. Durante questa mostra, verranno esportate le migliori prelibatezze provenienti da tutta Italia! Ospite speciale, sarà Lady Wine, che offrirà a tutti i partecipanti un’eccellente degustazione di vini. In particolare, il secondo ed il terzo giorno, sarà concesso ai partecipanti di scoprire tutte le tecniche ed i segreti della cucina (e del vino) grazie alle lezioni di cucina, alle dimostrazioni, alle conferenze ed alle più disparate attività legate a questi due mondi. Il 20 Ottobre sarà inoltre presente, per concludere al meglio, uno show culinario accompagnato da una masterclass: Satyrio, il partner di Lady Wine, delizierà i vostri palati con… Ravioli al tartufo!

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Cataldo Staffieri: "Stiamo lavorando a tanti progetti incentrati sul bello e d’altronde moda significa anche arte"

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Fashion Week 2019 - La partecipazione di Nannini alla settimana della moda italiana. Riportare il marchio Nannini nel panorama nazionale e internazionale attraverso la partecipazione ad eventi di richiamo mondiale. Questo l’obiettivo, come spiega il manager Cataldo Staffieri.

Riportare il marchio Nannini nel panorama nazionale e internazionale attraverso la partecipazione ad eventi di richiamo mondiale. Questo l’obiettivo, come spiega il manager Cataldo Staffieri:

Prosegue il percorso di rilancio del brand Nannini e in più in generale dei dolci tipici senesi. Abbiamo registrato un grande successo e una grande attenzione ai due eventi collegati al mondo della moda ovvero a Pitti a Firenze e alla Fashion Week a Milano. Stiamo lavorando a tanti progetti incentrati sul bello e d’altronde moda significa anche arte, qualità e saper fare, valori che fanno parte della storia e della mission di Nannini.

Le specialità della pasticceria Nannini hanno reso il marchio conosciuto in tutto il mondo. Una lavorazione artigianale dei dolci, oltre che della torrefazione del caffè, fanno di questo uno dei più affidabili in Italian e nel mondo. Garantire il gusto originario dei dolci Nannini è la mission del Gruppo.  Questo è ciò che accade con la moda italiana, le grandi firme italiane hanno mantenuto per anni quella artigianalità e quella qualità che hanno reso i prodotti della moda italiana ben conosciuti ed apprezzati in tutto il mondo.

 

DOLCI NANNINI SIENA

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