Da tanti anni il settore fashion investe su settori diversi e lontani da quello proprio. Un chiaro esempio è stato Louis Vuitton, che nel 2019 ha creato delle skin a tema per il videogioco League of Legends. Ralph Lauren ha anche siglato una partnership con G2 Esports, un team di giochi elettronici. Molto strano e particolare può sembrare il fatto che questi accordi registrano numeri davvero spaventosi, essendo accordi di milioni di euro.
Pambianco sull’accordo Louis Vuitton – LOL
“Il gaming ormai è entrato a far parte delle strategie anche delle più blasonate maison di moda. A dare il via è stato Louis Vuitton che, già nel 2019, ha sviluppato una collezione capsule e altri prodotti a tema per il videogioco League of Legends. A cascata, poi, un po’ tutti i grandi marchi di moda si sono avvicinati al mondo dei giochi virtuali con progetti ad hoc. Un colpo di fulmine, quello tra fashion ed e-sports, che si sta portando su livelli ancora più importanti, definendo accordi di sponsorship direttamente con le principali squadre di sport elettronici, ormai da tempo riconosciuti a livello competitivo organizzato e professionistico”.
Altri brand investono da molto tempo
Oltre Ralph Lauren e Gucci ci sono stati altri top brand del mondo del fashion che si sono avvicinati al settore esports. C’è per esempio Onitskuka Tiger che è partner dell’Intel World Open, torneo globale di eSport organizzato da Intel, realizzato e supportato dal CIO, Comitato Olimpico Internazionale. Benetton, tramite United Colors of Benetton, ha abbracciato alcuni settori in rapida crescita, come i giochi virtuali. Queste partnerships tra fashion e gaming stanno avendo molto successo, come spiega Pambianco, grazie al fenomeno gaming in forte ascesa.
Per leggere l’intero articolo con le dichiarazioni di Pambianco, altri fashion brand che si uniscono a brand del gaming, basta leggere l’articolo principale cliccando sul link seguente, Il fashion scommette sugli sport elettronici.

Sebastiano Musmeci nasce a Palermo e ha conseguito due lauree, in Filosofia della Conoscenza e della Comunicazione e in Scienze della Comunicazione Pubblica, d'Impresa e Pubblicità, presso l'Università degli Studi di Palermo. Da sempre appassionato di tecnologia, digital e musica.