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“Si beve quello che si semina”

8 Novembre 2019
- Di
Redazione
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La birra è una delle bevande più famose ed amate al mondo. Una buona birra è un ottimo rimedio contro la tristezza ma...se oltre ad essere buona, fosse anche bio?

“Si beve quel che si semina”. 

È questo il nuovo motto della coppia formata da Claudio D’Agnolo e Isabella Riva. Scopriamo insieme chi sono!

Claudio è il dirigente di una multinazionale nel settore delle navi portacontainer, Isabella è la sua dolce metà. Sono accomunati dalla passione per la birra e da quella per la Toscana, tanto da lasciare la bella Milano, per rifugiarsi nel loro angolo di paradiso. Immaginate un luogo tranquillo immerso nella natura dove le colline toscane fanno da cornice al quadro meraviglioso il cui protagonista è un grande birrificio: benvenuti al Birrificio La Stecciaia.

E dal momento che in azienda con mia moglie Isabella già da diversi anni coltivavamo cereali di altissima qualità certificati bio, grani antichi, orzo, tutto nel rispetto della biodiversità, mi è sembrato naturale produrre birra con le nostre materie prime, ottenendo una filiera cortissima, direi il vero km0 perché facciamo tutto in azienda: dalla semina alla coltivazione delle materie prime, alla confezione della birra.” Così Claudio si reputa soddisfatto del suo operato. 

Le sue birre, sono state tra le protagoniste del concorso “Birra dell’anno” vincendo persino la medaglia di bronzo! Anche nella “Guida Slow Food 2019”, nella sezione dedicata alla birra, la Senatrice-nome della birra-è stata premiata!

I grani presenti in molte birre variano dal senatore cappelli al gentil rosso, dal farro monococco alla segale e così via. 

“Si beve quel che si semina”, si beve bio!

 

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