Amazon apre il primo supermercato senza casse

Tempo di lettura: 2 minuti

[vc_row][vc_column][vc_column_text]AMAZON GO GROCERY SPESA - Da parecchio tempo, la compagnia di Jeff Bezos sta cercando di espandersi in altri ambiti oltre alla distribuzione online. Partendo dai propri prodotti con il marchio Amazon, il colosso internazionale si sta inserendo nella cosiddetta grande distribuzione dei supermercati. Naturalmente dovevamo aspettarci che l’idea fosse molto più originale: infatti il nuovo Amazon Go Grocery sarà senza casse. Nuove tecnologie in tutti gli angoli dell’edificio, dagli scaffali ai carrelli stessi: cerchiamo di capirne il funzionamento.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Cosa cambia nel nuovo Amazon Go Grocery

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="20" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Il nuovo Amazon Go Grocery è un supermercato che ha aperto le porte a Seattle, sede del quartier generale dell’azienda. Nel 24 febbraio 996 metri quadrati si sono messi a disposizione di chi voglia fare la spesa senza dover sprecare tempo nelle file alla cassa.

Certo, è una nuova tecnlogia che già troviamo nei 25 Amazon Go presenti negli Stati Uniti, tuttavia nel nuovo supermercato potremo davvero acquistare qualsiasi prodotto. Adesso, infatti, è possibile trovare prodotti freschi, come frutta e verdura.

L’unico personale che si trova in negozio è impiegato nello stoccaggio dei prodotti e nell’assistenza dei clienti. Per gli acquisti, invece, basta aprire l’app Amazon e, grazie alla “computer vision” unita all’intelligenza artificiale, basterà scansionare un prodotto per completare l’acquisto.[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="50" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" content_alignment="text-left" enable_delimiter="" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div" tutorials=""]

Il supermercato Amazon farà concorrenza a Walmart?

[/dfd_heading][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="20" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Per chi non lo sapesse, i supermercati statunitensi hanno quasi sempre lo stesso nome: Walmart, colosso indiscusso della grande distribuzione americana. Adesso che Amazon propone il suo primo vero e proprio supermercato, è inevitabile fare un confronto tra le due compagnie.

Per quanto la diffusione degli store Amazon sia agli inizi, se ne capisce comunque il suo potenziale. Grazie alla collaborazione con Whole Foods, già collaudata con i precedenti Amazon Go, la futura catena di supermercati si inserirà bene nel settore.

Nonostante abbiano appena aperto il nuovo negozio, il vice presidente Dilip Kumar ha affermato che l’azienda vuole continuare a proporre servizi diversi. L’obiettivo è centrare le esigenze dei clienti portando anche un valore aggiunto.

Per saperne di più clicca qui.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

Milano Fashion Week 2020: un evento "nuovo" dopo il Covid-19

Tempo di lettura: 2 minuti

MILANO FASHION WEEK 2020 - Di certo il mondo non è più lo stesso dopo la pandemia di Covid-19 che ancora imperversa. L'umanità ha dovuto fare i conti con un virus sconosciuto, contro il quale non aveva inizialmente alcuna difesa e che ha, inevitabilmente, cambiato le abitudini comuni di tutti noi. Un esempio evidente è il nuovo concept della Milano Fashion Week 2020.

Milano Fashion Week 2020: dal 22 al 28 settembre le sfilate di alta moda dal vivo e online

Dal 22 al 28 settembre Milano è tornata ad essere protagonista della moda, alle sfilate che vedranno protagoniste le collezioni di importanti stilisti internazionali, ma anche di giovani emergenti. Quest'anno, come accennato, dopo l'esperimento digitale di più di due mesi fa, si è tornati ad assistere a passerelle anche dal vivo. Il cosiddetto Phygital ha preso il via, unendo la tradizione all'innovazione: 23 sfilate dal vivo e 41 online.

Chiara Ferragni non ha partecipato alla Milano Fashion Week

Una delle news che ha fatto più discutere è stata la mancata partecipazione alla Milano Fashion Week 2020 della famosa influencer Chiara Ferragni. Sul proprio profilo Instagram, infatti, la moglie di Fedez ha pubblicato un post nel quale ha voluto spiegare a tutti la sua decisione, volta a tutelare da possibili contagi sia lei che la sua famiglia. Decisione fortemente apprezzata dai suoi follower, soprattutto dopo che la sua seconda gravidanza è stata annunciata.

Giorgio Armani presenta la collezione in diretta TV su La7

Una scelta, quella della Ferragni, condivisa anche da Giorgio Armani. Il famosissimo stilista, infatti, ha deciso di presentare la sua collezione in televisione e attraverso internet. Una novità assoluta nel mondo della moda, sempre legato alla pandemia di Covid-19. Armani, dunque, ha presentato la sua nuova collezione Uomo e Donna Primavera/Estate 2021 in diretta in prima serata su La7.

Missoni e Prada in diretta web

Missoni e Prada, a differenza di Giorgio Armani, hanno deciso di omaggiare il web, proponendo le loro sfilate attraverso i portali internet. Prada ha voluto intitolare la sfilata propria sfilata "Dialogues", inserendo anche un momento di scambio di idee tra lady Miuccia e Raf Simons.

L'impatto economico sulle nuove forme di comunicazione

Come riportato da Mffashion.com, "Dmr ha analizzato l’impatto media di questi appuntamenti fondamentali per il settore, monitorando l’uso delle keyword, degli hashtag ufficiali e avvalendosi di un panel di più di 4.500 tra magazine e quotidiani e oltre 100 mila siti web e 25 mila social account selezionati. Per la Milano fashion week, monitorata dal 21 al 29 settembre, determinanti sono stati i social, che hanno generato un valore di più di 20 milioni di euro, corrispondente al 57% del totale. Seguono il web, con 8,1 milioni e la stampa tradizionale, con 7,2 milioni di euro".

Calciatori primi collezionisti - MS Packaging

Tempo di lettura: 2 minuti

Cornici di cartone per la lasciare integre le maglie delle squadre di calcio collezionate. E’ la nuova frontiera di MS Packaging. L'azienda di Arzano, che si occupa di cartone ondulato, sta lavorando con i suoi ricercatori a un nuovo progetto. Si punta a salvaguardare e conservare i cimeli che i calciatori regalano dopo le partite. L’obiettivo è creare una una vera e propria cornice di cartone che all'esterno riporta anche delle scritte celebrative. Le diciture, infatti, potrebbero avere con il nome del calciatore che ha indossato la maglia e la data e lo stadio in cui si è disputata la partita. Una cornice che rende originale il regalo, ma che ne potrebbe testimoniare anche l’autenticità. Andando a rafforzare quelle che sono le patch speciali che comunque si trovano su internet e possono essere applicate alle maglie.

Ms Packaging, regalo per i collezionisti

La cornice creata da Ms Packaging andrebbe così a valorizzare il regalo che può essere fatto a un tifoso e in particolar modo a un collezionista.

Il mercato delle maglie originali indossate nei vari campionati europei, infatti, sta raggiungendo cifre importantissime. Non solo per le maglie dei principali campionati, ma stanno andando a ruba pure quelle di squadre di categorie inferiori e campionati meno illustri. Non solo Serie A, Premier League e Liga, ma anche tornei di altri Paesi. Avere una maglia in regalo nell’apposita confezione-cornice creata da MS Packaging darebbe maggior valore allo stesso regalo.

Inoltre, la società produttrice delle cornici, che da poco ha anche ampliato l’organico con l’arrivo del direttore generale Trasforini, consentirebbe anche il trasporto nella cornice. Inoltre, sarebbe possibile esporre la maglia sia dal lato frontale, dove si vedono il logo del club e gli sponsor, ma anche dal retro, dove sono apposti i nomi dei calciatori e i numeri.

Calciatori primi collezionisti

Tra i collezionisti c’è uno scambio sempre molto attivo. Notevolmente richieste sono le maglie indossate dai calciatori che tra il primo e il secondo tempo solitamente la scambiano tra di loro. Quella del secondo tempo lasciano da parte per donarle e spesso le maglie finiscono all’asta per beneficenza.

I primi collezionisti sono proprio i calciatori. Immaginate ad esempio qualcuno che in carriera ha affrontato Cristiano Ronaldo ed è riuscito ad avere la maglia del fuoriclasse portoghese. La divisa di gioco di CR7 diventa un vero e proprio feticcio, nonché un vanto da mostrare negli anni quando l’eco delle imprese si riduce. Conservarla bene e mostrarla ai nipoti integra potrebbe essere possibili grazie alle cornici di MS Packaging.

Proprio per questo MS Packaging ha deciso di lavorare sull'eleganza della cornice, ma anche sulla funzionalità. Perché le maglie messe in cornici fotografiche generano riflessi e non sempre vengono conservate in maniera ordinata, mostrando delle piegature. Una volta rimosse dalle tradizionali cornici possono anche rovinare gli adesivi del numero e del nome del calciatore. Un danno per i collezionisti che vogliono i loro cimeli sempre perfetti e da esporre.

Terminata la partita, la maglia sarebbe subito messa in cornice e autografata dal calciatore, ma la società di Arzano esperta in cartone ondulato potrebbe anche aprire all’e-commerce direttamente ai tifosi che possono indicare campionato, partita e nome del calciatore e riceve la loro cornice personalizzata per conservare la maglia di gioco dove meglio credono.

Fashion week, i cambiamenti dopo il Covid-19

Tempo di lettura: 2 minuti

FASHION WEEK - Tutte le nostre abitudini sono state cambiate e stravolte completamente dall'arrivo del Coronavirus. La pandemia ha colpito duramente diversi settori dell'economia mondiale e neanche l'industria della moda è rimasta indenne da questo vortice. Dunque, che ne sarà delle Fashion Week con l'arrivo del Covid-19?

Fashion Week dopo il Coronavirus

L'epidemia di Coronavirus è arrivata a fine febbraio in Italia, nella città che più rappresenta la moda tricolore. La Milano Fashion Week, infatti, ha subìto per prima questa emergenza e ha portato a diverse reazioni. Alcuni stilisti hanno deciso di annullare del tutto le proprie sfilate, altri si sono adattati: Giorgio Armani, ad esempio, ha fatto sfilare la propria collezione in un ambiente a porte chiuse, tramettendo in diretta streaming tutto l'evento. Con l'aggravarsi della situazione, anche le Fashion Week di Parigi, di Londra, di New York e di altre importanti città sono state cancellate a data da destinarsi.

L'arrivo del virtuale nel mondo della moda

"La risposta più ovvia - si legge su Vogue Italia - sarebbe costituire una piattaforma digitale in cui gli stilisti possano presentare le loro collezioni, permettendo alla stampa di partecipare virtualmente e ai commercianti di acquistarle a distanza. Ma uno dei problemi è che il format non ha precedenti e dunque non c'è nessuna garanzia di successo. Si è parlato molto in passato del bisogno di rivedere il modello tradizionale della settimana della moda con i suoi calendari stracolmi e il suo notevole impatto ambientale, ma più di tanto i compratori non possono fare senza vedere e toccare i capi dal vivo".

La Shangai Fashion Week su internet: parla Lv Xiaolei

Il vicesegretario generale della SHFW sulle nuove piattaforme per la moda

"Sarebbe stato un grande dispiacere se l’epidemia di coronavirus avesse minacciato i nostri brand, limitando il loro potenziale. Come piattaforma da tempo dedicata a sostenere i talenti creativi cinesi, sapevamo di dover prendere provvedimenti". La piattaforma, della quale parla il vicesegretario della Shangai Fashion Week, Lv Xiaolei, è quella messa a disposizione dal colosso cinese Alibaba e che permetterà alla manifestazione di mandare online in streaming tutti gli eventi sul proprio canale.

Uso di piattaforme digitali e Fashion Week: il parere di Steven Kolb

Steven Kolb, amministratore delegato del CFDA, il Council of Fashion Designers of America, ha espresso la propria opinione. Su come l'epidemia del Coronavirus porterà ad un adeguamento tecnologico della moda, fino ad approfondire il tema della sostenibilità. "Stiamo prendendo in considerazione da qualche tempo l’uso di piattaforme digitali, e continuiamo a studiare alternative per le stagioni future. Prima dell’epidemia di Covid-19 abbiamo cominciato uno studio con Boston Consulting Group su come rendere la settimana della moda più sostenibile, e penso che questo diventerà ancora più importante in futuro".

Le Fashion Week e la trasformazione dopo il Coronavirus

Parla Marco Ginanneschi: il supporto cinese

Tempo di lettura: 3 minuti

[vc_row][vc_column][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="10" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][vc_column_text]Un'esclusiva di Marco Ginanneschi[/vc_column_text][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="10" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Via della Seta della Salute

[/dfd_heading][vc_column_text]La definizione "Via della Seta della Salute" è stata coniata qualche giorno fa dall'ambasciatore - Li Junhua - in riferimento alla stretta collaborazione con l'Italia che ha ricevuto il supporto cinese con i medici e gli strumenti sanitari di protezione dal Coronavirus.

I dati degli ultimissimi giorni fanno ben sperare sulla "crescita zero" in Cina dei casi di COVID19, mentre sul problema dei possibili contagi di ritorno si chiudono le frontiere agli stessi connazionali che vorrebbero rientrare in patria.

Il "metodo cinese", diventato "metodo italiano" in ambito europeo, è stato adottato da tutti gli altri paesi, seppur in ritardo, dopo la crescita esponenziale dei malati.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_spacer][dfd_delimiter icon_size="10" undefined=""][dfd_spacer][vc_row_inner css=".vc_custom_1585664328510{background-position: center !important;background-repeat: no-repeat !important;background-size: cover !important;}"][vc_column_inner width="1/2"][dfd_heading subtitle="Dottore Commercialista e Revisore dei Conti" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Marco Ginanneschi

[/dfd_heading][vc_column_text]La carriera di Marco Ginanneschi è suddivisa fra gli incarichi pubblici come Dott. Commercialista, Revisore Legale, Manager d’azienda, Amm. Giudiziario e giornalista; l’incarico di insegnamento come docente universitario presso prestigiose Università italiane quali: Università di Camerino, l’Università Luiss di Roma, Università di Teramo e la Link Campus University, dove ricopre il ruolo di docente di Budget of financial Intermediaries nella facoltà di Economia.

La sua esperienza come giornalista e come docente universitario hanno portato Marco Ginanneschi a scrivere diverse pubblicazioni di carattere scientifico ed economico.[/vc_column_text][dfd_button_gradient button_text="Marco Ginanneschi" main_style="style-2" undefined="" box_shadow="box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)" hover_box_shadow="box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)" buttom_link_src="url:https%3A%2F%2Fginanneschi.it%2F||target:%20_blank|"][/vc_column_inner][vc_column_inner width="1/2" css=".vc_custom_1585664318876{background-image: url(https://italianfashionevents.it/wp-content/uploads/2020/03/marco-ginanneschi-commercialista.jpg?id=22547) !important;background-position: center !important;background-repeat: no-repeat !important;background-size: cover !important;}" col_inner_shadow="box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)" col_inner_shadow_hover="box_shadow_enable:disable|shadow_horizontal:0|shadow_vertical:15|shadow_blur:50|shadow_spread:0|box_shadow_color:rgba(0%2C0%2C0%2C0.35)"][dfd_spacer screen_wide_spacer_size="300" screen_normal_resolution="1024" screen_tablet_resolution="800" screen_mobile_resolution="480"][/vc_column_inner][/vc_row_inner][dfd_spacer][dfd_delimiter icon_size="10" undefined=""][dfd_spacer][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Dalla Cina al Texas

[/dfd_heading][vc_column_text]L'emergenza sanitaria con la chiusura di quasi tutte le attività produttive (a parte quelle di primaria necessità) ha causato anche una nuova epidemia, di carattere finanziario, che si è propagata velocemente nei mercati di tutto il mondo, generando incertezze sugli effetti dovuti in particolare dai tempi, non certi, della ripresa. Nemmeno sarebbe corretto paragonare (come giornalisticamente si usa) gli effetti disastrosi del coronavirus con i danni subiti dal secondo dopoguerra. L'attuale sistema economico ha una struttura molto complessa ed evoluta che non possiamo paragonare a quella degli anni '40 del secolo scorso, quando c'era un'economia di sussistenza, le aziende di produzione erano poche e di dimensioni nazionali, l'iniziativa privata si limitava a piccole attività artigianali o commerciali, gli scambi erano prevalentemente a carattere locale per assenza di  infrastrutture di comunicazione e di trasporto, che rendevano il mondo ben diverso dal "villaggio globale" in cui viviamo oggi dove "l'effetto di un batter d'ali di una farfalla in Cina, può provocare un tornado in Texas".[/vc_column_text][dfd_spacer][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

La "spia" degli Indicatori Monetari

[/dfd_heading][vc_column_text]Per superare lo shock a livello economico di effetti globali così veloci occorre pensare ad un rapido riposizionamento delle "alleanze strategiche" a livello internazionale. Dopo la frantumazione del sogno UE, anche gli europeisti più convinti pensano ad una soluzione più equilibrata, pur se nel pieno della tempesta, occorre cambiare rotta avendo sotto controllo, nella plancia di comando, la "spia" degli indicatori monetari che non dovranno più essere rigidamente considerati come vincoli insuperabili di una logica burocratica, non rispondente all'attuale situazione di emergenza, ma con il coraggio di scelte rischiose ma necessarie, consapevoli che l'immobilismo potrebbe causare danni ancora maggiori.

L'Italia, già fortemente provata da anni da una interminabile crisi economica, sta avendo il "colpo di grazia" dei disastrosi effetti del coronavirus che si misureranno nelle prossime drammatiche rilevazioni trimestrali, che solo al primo trimestre fanno registrare una previsione di decremento del PIL di ben 6,5 punti percentuali, facendoci rimpiangere i tempi della crescita dello 0,1 con tendenza allo 0,2![/vc_column_text][dfd_spacer][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][dfd_heading subtitle="" delimiter_settings="delimiter_style:solid|delimiter_width:80|delimiter_height:1" undefined="" title_font_options="tag:h2" subtitle_font_options="tag:div"]

Accordo Economico Stipulato con la Cina

[/dfd_heading][vc_column_text]La vera ancora di salvataggio, inaspettatamente può rivelarsi "la via della seta", accordo economico stipulato con la Cina nel marzo 2019 che diventerà un non trascurabile vantaggio di posizionamento commerciale pur con conseguenze geopolitiche ancora non esattamente valutabili.

Se, come ammettono le stesse istituzioni, stiamo attraversando un periodo da "economia di guerra" allora prepariamoci a difendere le iniziative produttive cercando mercati di sbocco appetibili attraverso attività di "spionaggio" competitivo stringendo in anteprima accordi che pongano in risalto la capacità tutta italiana di trovare le risorse e soluzioni per la ripresa dopo l'emergenza.[/vc_column_text][dfd_spacer][/vc_column][/vc_row]

Ecco a voi Google Shopping

Tempo di lettura: < 1 minuto

Quante volte vi è capitato di vedere un capo d’abbigliamento ad un estraneo, di innamorarvene e di volervene impadronire a tutti i costi? Ma, come acquistare lo stesso identico modello se non abbiamo il coraggio di chiedere “scusi, dove l’ha comprato?” o, se dello stesso brand, ne esistono diverse varianti? 

Ecco a voi Google Shopping! Di cosa si tratta?

Google Shopping è una piattaforma digitale del noto colosso Google che offre la possibilità di acquistare online tramite il servizio e-commerce. 

Grazie a questa nuova invenzione, si è dunque deciso di potenziare la tecnologia Google Lens per attivare il visual search.

Quest’ultimo fa riferimento al processo di effettuare ricerche utilizzando l’intelligenza artificiale ed il machine learning. Per fare ciò analizza le componenti di un’immagine o screenshot. Il visual search utilizza un’immagine come verifica al posto del testo, identifica oggetti nelle immagini e, in seguito, effettua una ricerca per trovare contenuti visuali collegati all’oggetto stesso. 

Nel dettaglio: Google Shopping offrirà a ciascun utente la possibilità di scattare una foto del capo di abbigliamento che desidera acquistare o di inserire uno screenshot del prodotto visto, ad esempio, su Instagram. Il motore di ricerca, una volta acquisita l’immagine, sarà in grado di fornire all’utente le indicazioni necessarie per acquistare il prodotto sia tramite e-commerce che off-line. Grazie alla possibilità di localizzazione, verranno indicati i negozi più vicini e la disponibilità del capo all’interno di questi ultimi. Google Shopping presenta, infine, la possibilità di monitorare i prezzi dei prodotti inviando ai propri utenti una notifica quando il costo è in calo. 

 

Per scoprire di più, 

Leggi qui…

 

Milano: Elio è già un successo

Tempo di lettura: < 1 minuto

Elio, non è altro che l’acronimo di E-commerce Live International Organization. Elio è una rivoluzione, LA rivoluzione che unisce shopping, l’hobby più amato dalle donne, e tecnologia. Vi è già una grande richiesta di adesione al progetto, il primo negozio ad aderire è De Wan di via Mazzoni 44, cui successivamente si aggiungeranno anche gli altri punti vendita di Monte Carlo e Torino. 

Nel dettaglio, Elio è una vera e propria vendita a distanza. A ciascun cliente sarà permesso di acquistare i prodotti tramite il servizio E-commerce, ossia la vendita online ma, soprattutto, sarà permesso loro di visionare prodotti di alta qualità tramite dei personal shopper. Qual è la novità, vi chiederete voi.

La novità si chiama “smart-glasses Epson Moverio”. Si tratta di veri e propri occhiali che, una volta indossati dal commesso o personal shopper, permetteranno al cliente, connesso a internet, di vedere il negozio (nel quale si trova il personal shopper) e scegliere i capi che preferisce. 

Le modalità operative di Elio, sono le seguenti:

  1. Attraverso il portale Elio, il cliente seleziona il negozio nel quale desidera fare shopping e fissa un appuntamento per la chiamata;
  2. Il cliente interagisce col negozio, direttamente o tramite il proprio personal shopper;
  3. Gli smart glasses, indossati dal commesso o personal shopper, attivano via internet lo streaming audio e video: adesso il cliente si sentirà realmente all’interno del negozio e potrà godersi lo shopping!
  4. A fine sessione, il cliente potrà procedere col pagamento online;
  5. Il pacco arriverà direttamente a casa sua!

Elio, offre inoltre l’opportunità di promuovere le eccellenze italiane in tutto il mondo!

Leggi di più…

 

Il murales cattura-smog arriva a Roma

Tempo di lettura: < 1 minuto

Quando arte e tecnologia si incontrano, danno vita a delle opere incredibili e molto utili per il pianeta. A Roma, nel quartiere Talenti, è stato realizzato un murales ispirato alla celebre opera “Tondo Doni” di Michelangelo. Ma, dove sta la novità? Il gigante murales, è stato dipinto con una speciale vernice Airlite in grado disinquinare l’aria dall’ 88,8% di smog presente. Questa particolare vernice, è stata inserita dall’Onu nella top 4 delle tecnologie più importanti ed innovative utilizzate per la “rianimazione” del pianeta Terra.  

E tu, quali altri tecnologie conosci in grado di aiutare il pianeta?

Per saperne di più sul quartiere Talenti

Leggi qui… 

 

Tra arte e tecnologia: benvenuti allo ZKM

Tempo di lettura: < 1 minuto

In Germania, a Karlsruhe, si trova un importante museo all’interno del quale è possibile osservare i rapporti che intercorrono tra arte e tecnologia. Sono presenti tutte le tecnologie che hanno fatto in modo che la società si evolvesse.  La mostra è stata suddivisa in due parti: la prima dedicata alla digitalizzazione, la seconda alla videoarte.

Vuoi sapere di più?

Leggi qui…

 

Galleria campari si veste di cinema

Tempo di lettura: < 1 minuto

Galleria Campari si veste di cinema, arte e moda. Tra maggio, giugno e luglio sono molte le iniziative e gli incontri organizzati dal gruppo leader nell’industria del beverage. Le proiezioni di film e le conversazioni aperte al pubblico ...

Leggi di più ...